9/07/2006

Speciale Potere ed inflazione

Speciale Potere ed Inflazione

"Non c'è modo più sottile e più sicuro di sconvolgere le basi esistenti della società che inflazionarne la moneta. Il processo occupa tutte le forze nascoste della legge economica dal lato della distruzione, e lo fa in un una maniera che non si riesce mai a diagnosticare" (J.M.Keynes)

Perchè il potere crea inflazione? Schematicamente io ragiono così.
Chi ha il potere e la ricchezza ne vuole sempre di più (la Storia lo dimostra senza alcun dubbio), la spinta a crescere e a rafforzare il proprio potere comporta alla lunga un eccesso di spese e quindi la creazione di debiti (come tutti gli imperi e le monarchie del passato e del presente ben dimostrano). L'inflazione è il sistema per ridurre o eliminare i debiti. Del resto per aumentare la ricchezza permanententemente, e quindi non con creazioni occasionali che per definizione sono limitate in un mondo a risorse limitate, non c'è altro sistema che toglierla a qualcun altro.L'occidente per secoli ha tolto ricchezza al resto del mondo, e adesso è attivamente impegnato a toglierla agli orientali, i nuovi venuti che però ingenuamente stanno accumulando crediti verso l'occidente (scambiano lavoro contro carta straccia). Gli occidentali sono ben esperti al proprio interno nel togliere ricchezza al popolo. E lo stesso meccanismo sull'interno è già stato copiato dal nuovo potere orientale.

In estrema sintesi, direi che l'abilità sta nel togliere ricchezza a quanta più gente possibile, spalmando il furto tra tutti, in modo che non se ne accorgano o che comunque si consolino vedendo che è una sorte comune(mal comune mezzo gaudio), magari potendo dare la colpa a un evento esterno.

L'inflazione sistematica, cioè la perdita del potere d'acquisto dell'unità monetaria ( e che si misura non solo in termini di prezzi dei beni e servizi, ma anche degli asset primari quali ad esempio le case),è il più geniale ed efficace sistema di furto mai inventato dalla specie umana.
Esiste infatti fin da quando si è iniziata a sviluppare l'economia monetaria, ma nel passato era usato in modo grossolano (toglievano di nascosto quantità di oro e argento dal denaro fisico); con il moderno capitalismo finanziario è stato fatto un salto di qualità, e la gestione di questa tecnica di rapina si evolve sempre più raffinatamente.

A che serve? ad esempio, a pagare con stipendi e salari decrescenti anche se nominalmente fermi o in aumento; oppure a farsi prestare dal popolo il denaro (depositi bancari, prestiti obbligazionari,etc.) restituendoglielo senza interessi (reali) e solo in parte (perchè appunto l'inflazione ne elimina in termini reali una parte).

Tra le recenti innovazioni tecnologiche in materia, truccare gli indici di inflazione ufficiali ha consentito di mantenere i tassi d'interesse reali nulli o addirittura negativi, i quali a loro volta hanno mantenuto crescente la domanda di credito: in libera concorrenza questo provocherebbe una minore offerta di credito (chi produce di più se il prodotto rende sempre meno?); ma guarda caso nel capitalismo moderno moneta e credito sono soggetti a monopolio statale. Dare ai monopolisti, distinti signori ben prezzolati, la qualifica ufficiale di guardiani dell'inflazione (banchieri centrali) ha consentito poi di prendere in giro le masse, che tendono a fidarsi anche se vedono tali signori scelti e nominati dai politici (definirli indipendenti è semplicemente ridicolo).

A loro volta i politici sono scelti e nominati- attraverso un costoso teatrino definito competizione elettorale nei paesi "democratici"- da chi ha il potere economico e finanziario; negli USA ad esempio le grandi multinazionali hanno finanziato in parti pressocchè uguali sia Bush che Kerry (si diverta pure il popolino, scelga chi gli pare, tanto chiunque vinca è "sotto controllo").
Una volta al governo, i politici sono poi incentivati ad aumentare la spesa pubblica che finisce tra l'altro, almeno in parte, proprio nelle tasche dei loro finanziatori.
L'esistenza di un debito pubblico, inoltre, rende oggettivamente interesse dei politici la creazione di inflazione.

Possibilmente il Cupolone (grandi corporations-banchieri centrali- politici: a proposito per renderlo sempre più efficiente, stanno procedendo con decisione verso la concentrazione, sia attraverso le fusioni di imprese che di istituzioni; è più facile manovrare una banca che 10 diverse, etc.) in questo gioco delle tre carte, deve cercare di non esagerare:
infatti se poi il popolo perde completamente fiducia nella moneta, l'inflazione scappa di mano e si deve ricorrere alla Grande Crisi (economica, bellica, etc.)- e che sarà comunque pagata sempre dal popolo-prima di ripartire per un altro ciclo di furto.
Devono quindi fare costantemente finta di combattere l'inflazione, ad esempio con mini aumenti del costo del denaro, ma anche con dichiarazioni, promesse, etc. Nel frattempo però devono crearla (aumentando costantemente moneta e credito nazionale ed internazionale), e certamente non devono rischiare la deflazione che si ritorcerebbe contro di loro (e perciò nella loro propaganda viene definita il peggiore dei mali).Ecco l'unico vero nemico del potere: la deflazione, che comporterebbe esattamente il processo inverso, trasferendo ricchezza da loro (i grandi debitori) ai popoli (i grandi creditori), sul piano internazionale da occidente a oriente.

Per questo motivo, adottano la strategia dello stop and go, cioè del freno e dell'accelerata. Adesso ad esempio siamo di nuovo in fase di accelerata
dopo la frenata di maggio-giungo, come del resto mostrano i mercati finanziari. Quando a maggio BOJ e Fed mostrarono preoccupazione sull'inflazione, scattò subito la restrizione tramite la sequenza (in questo ordine temporale): dollaro debole/yen forte-rendimenti al rialzo-borse in caduta. Poi quando a luglio la Fed ha ridato il via libera, anche questa volta seguita come un ombra dalla BOJ, di nuovo:
yen debole/dollaro forte-rendimenti in ribasso-borse al rialzo.
Secondo me controllano per grandi linee(ad eccezione cioè di eventi naturali, o realmente imprevisti) anche il prezzo del petrolio: quando vogliono frenare, le sette sorelle lo fanno salire, così c'è la scusa per giustificare le preoccupazioni inflazionistiche; quando vogliono invece rassicurare, lo fanno scendere per rendere più credibile la loro manovra del momento.

Il dollaro ha un ruolo fondamentale, perchè è il meccanismo di trasmissione della liquidità internazionale: quando lo fermano in un range, vuol dire che vogliono accelerare sull'inflazione; e viceversa quando lo fanno scendere (soprattutto contro yen) vuol dire che vogliono frenare perchè si riduce la liquidità internazionale. I mercati comprano dollari quando sentono aria di rialzo dei tassi americani; in realtà se il dollaro sale e le altre monete si svalutano si crea inflazione internazionale dato il deficit estero americano (vuol dire che si pagano all'estero più dollari di quanto se ne incassano, e se l'estero non li vende - per favorire le sue esportazioni -automaticamente crea più base monetaria e conseguente espansione creditizia). Questa reazione idiotica è ben vista dal potere perchè appunto crea le premesse per l'accelerata successiva e comunque sostiene l'inflazione proprio mentre loro fanno finta di combatterla (esattamente come avvenuto a maggio di quest'anno, quando mentre le azioni scendevano, il dollaro cominciava a recuperare preparando il carburante liquido per il successivo rimbalzo delle borse).

In base alla chiave interpretativa fin qui illustrata, stiamo adesso a vedere quando arriverà la prossima frenata: potrebbe essere già in arrivo a metà settembre ( per ora usano circa due mesi di intervallo per lo stop and go).