10/09/2006

Speciale Oresmo


Nulla di nuovo sotto al sole economico. Vi sono sempre stati governi, tasse,
monete, debiti e prestiti, e banchieri ebrei. Ho appena letto un saggio su
Nicola Oresmo ed il primo trattato monetario. Nicola Oresmo nacque nel 1320 in
Francia. Nel 1355 scrisse un trattato sull'etica e l'economia della produzione
monetaria, con il titolo "Trattato sulle origini, natura, leggi e alterazioni
della moneta". Oggi lo potremmo tradurre più semplicemente con "Trattato
sull'Inflazione".
Già all'epoca dunque Oresmo scriveva che il governo manipola la moneta per
creare inflazione, e concludeva che si trattava di una politica realmente
anti-sociale, perchè non utile alla comunità, bensì solo ad alcuni suoi membri
che a spese degli altri ne benficiano, e dunque mette gli uni contro gli altri.
Come in un gioco a somma zero, a fronte di qualche vincitore ci sono degli
sconfitti, trattandosi di un sistema occulto di trasferimento di risorse. I
benefici sono evidenti per chi si ritrova più ricco; ma le perdite son in
qualche modo più opache: il povero, ad esempio, che non ha soldi nè all'inizio
nè alla fine dell'inflazione, potrebbe pensare di non aver perso niente. In
realtà perde anche lui, perchè ciò che potrà comprare con una sua ora di lavoro,
sarà inferiore.
E la classe media? inizialmente potrebbe restare non toccata dall'inflazione,
nella misura in cui i suoi stipendi salissero in linea con l'inflazione.Ma ciò è
molto difficile che avvenga anche in un sistema indicizzato, per cui
inesorabilmente il suo tenore di vita declina.
Mentre il valore della moneta scende per tutti, c'è qualcuno che però vede
aumentarne la quantitàa sua disposzione in misura più che proporzionale. Oresmo
scriveva che l'inflazione invariabilmente provoca disagio sociale; già nel 1355
aveva chiaro che vi è più disagio sociale quando le persone divengono più povere
a causa dei prezzi più alti. Ed aveva anche chiaro che ciò si verificava quando
la quantità di moneta in circolazione aumentava ad una velocità superiore a
quella dei beni disponibili. Oresmo pertanto proponeva di ridurre la quanità di
moneta per abbassare i prezzi.
Ora provate a seguirmi, visto che apparentemente sono una delle poche persone
che accetta di ragionare come Oresmo. Allora, se abbiamo una minore quanità di
moneta, i prezzi andranno giù prima o poi. Così quel 25% di popolazione che
possiamo definire povera (sotto i 18 mila euro annui di reddito
nominale)verrebbe ad avere un tenore di vita crescente, divenendo quindi sempre
meno povera.Semplice , no? Altro che diminuire le tasse, cosa di cui può
beneficiarne solo chi è già ricco. Se si volesse realmente favorire i ceti
sociali più deboli e poveri, basterebbe dimuinire i prezzi, e ciò si ottiene
riducendo la moneta disponibile. Perchè non si fa? la risposta è semplice,
semplice: quel qualcuno che guadagna dall'inflazione, ci perderebbe. E questo
qualcuno è molto più influente dei poveri. Primo fra tutti, il governo nella
misura in cui è indebitato. Si può mai immaginare un governo che faccia una
politica economica che abbassi i prezzi, così rendendo più alto il peso reale
dei suoi debiti? In teoria lo si potrebbe immaginare, in fondo al governo
dovrebbero esserci gli eltti dal popolo, e potrebbero anche voler fare
l'interesse di quest'ultimo; peccato però che al governo ci vada solo chi ha già
i soldi, o chi è finanziato da chi ha i soldi (che di norma ha quindi anche
debiti, sui quali prospera). Vi siete mai chiesti come sia possibile, che
aziende di pubblica utilità, ad esempio in Italia, Enel, Telecom, etc. siano
piene di debiti?
Oresmo si riferiva ai monarchi della sua epoca, dicendo che la loro avidità era
la causa prima dell'inflazione; e che una volta caduto in tentazione il re non
avrebbe saputo resistere, anche a costo di passare per tiranno. Ed infatti nella
Storia, i poveri si sono ribellati quando costretti alla fame dai tiranni che
esageravano (fu la mancanza di pane a provare la presa della Bastiglia).
Quello che Oresmo NON poteva scrivere, perchè il concetto di banca centrale non
era stato ancora inventato, era che i banchieri sono coloro che guadagnano di
più dall'inflazione, spesso più dei governi. Un sistema bancario basato sulla
riserva frazionale (la riserva obbligatoria che è una piccola percentuale dei
loro debiti), porta sempre alla spoliazione dei poveri. Che cosa è la FED se non
un altra banca privata, con enormi poteri per arricchire se stessa controllando
altre banche, tramite il sistema della riserva frazionale? Se Oresmo fosse
vissuto oggi, avrebbe probabilmente definito il nostro sistema monetario , un
sistema tirannico. E sarebbe stato appropriato, perchè - a differenza dei
governi che possono ammantarsi del velo democratico solo perchè ogni 4-5 anni si
sottopongono al rito elettorale, più o meno fittizio - i banchieri centrali non
hanno neanche questa parvenza e di norma si piazzano lì a vita, anche se come
Greenspan formalmente scadono ogni 4 anni, ma poi vengono puntualmente
riconfermati quale che sia il governo e possono durare ben 20 e passa anni! Sono loro i novelli tiranni, direbbe Oresmo.