5/17/2007

Aggiornamento 17.5

Ieri l'eurodollaro non è sceso a causa dei dati (al max. misti tra produzione migliore e licenze edili in caduta libera ai minimi da 10 anni, che è il dato più significativo in quanto dimostra che il peggio per l'immobiliare deve ancora venire), nè delle borse che hanno tenuto grazie ad uno yen sempre più debole (euroyen ha fatto un nuovo max. a quasi 164), bensì a causa di un improvviso scivolone di tutte le commodities con perdite pesanti per rame, argento, oro platino. E' scattato il riflesso condizionato di comprare dollari quando le commodities scendono, e così il dollaro ha guadagnato contro tutti a cominciare da australiano e compagnia bella. Si vocifera di un imminente rialzo dei tassi cinesi e questo può spiegare la caduta dei metalli, ed inoltre una loro correzione è del tutto fisiologica.
L'eurodollaro comunque non è andato sotto a 1,3520, ed ora è tornato ad oscillare su 1,355 che è il punto da cui aveva cominciato la settimana, fino martedì quando dopo i dati USA sull'inflazione si è impennato a 1,363 livello ritestato anche ieri , e la cui tenuta aveva già avviato un ritracciamento poi tramutatosi in caduta appunto in seguito alle commodities ed alla rottura di 1,3575 primo supporto.
I movimenti odierni possono essere innescati da eventuali sorprese sui sussidi settimanali e sul Philly Fed, ma mi pare difficile che entrambi tali dati possano fare molto in un senso o nell'altro; qualche novità potrebbe venire dai discorsi di Greenspan e Bernanke, ma anche qui non è molto probabile. Tecnicamente è importante vedere se verrà insidiata l'area 1,349 al ribasso ed eventuali reazioni su questo livello; se non succede niente e si resta quindi poco mossi, vi sono buone probablità che il range 1,35-1,363 duri ancora per parecchio tempo, dato il calendario della prossima settimana (sempre che resti l'attuale quadro di yen debole e borse forti con commodities in assestamento).